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Berlusconi ottiene la fiducia alla Camera, ma non l'autosufficienza da FLI e MPA

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Silvio Berlusconi

342 voti per il si, 275 per il no e 3 votanti astenuti. Questo il risultato del voto di fiducia al governo dato dai deputati alla Camera, tra cui voti i voti determinanti per ottenere il risultato sono arrivati dall'incerto Futuro e Libertà (31 voti) e della Mobilitazione per l'Autonomia (4 voti).
 

Il governo Berlusconi ha così ottenuto la fiducia anche grazie ai 31 voti del Fli e i 4 di Mpa che hanno fatto si che si raggiungesse la maggioranza necessaria per permettere al governo di andare avanti.

Lo stesso Italo Bocchino, capogruppo del Fli, ha affermato di aver votato per il si. “Il discorso di Berlusconi – ha spiegato Bocchino - è in armonia con quanto auspicato nel programma di governo”. Non ha neanche tralasciato che l'Italia assisterà a breve alla nascita di un nuovo partito.

Il Premier, con il discorso di mercoledì, ha sostenuto le idee del Pdl sul Fisco, sul Federalismo, sull'emergenza Sud, sulla sicurezza e sulla Giustizia. Quest'ultima ha destato non poco interesse, in particolare quello di Gianfranco Fini, dal momento che riguardava direttamente il presidente del Consiglio.
Fini ha dichiarato che Berlusconi non ha aggiunto nulla di nuovo alla tematica della giustizia, ma occorrerà tenere sotto controllo che le parole del premier corrispondano alla realtà ovvero se diventeranno o meno legge.

Berlusconi nel suo discorso ha fatto appello anche all'opposizione per valutare bene il piano di riforme promosso dal governo che ha tra gli obbiettivi la crescita economica (un accenno ad una possibile riduzione delle tasse e all'irap azzerata per gli imprenditori), il Federalismo fiscale che ammorbidisce la Lega Nord, ma senza spazientire il Sud a cui promette di portare a termine gli investimenti come il ponte sullo Stretto di Messina e l'autostrada Salerno-Reggio Calabria entro il 2013.

Berlusconi non ha mancato di far notare che “la politica deve ristabilire il suo primato sulla giustizia”.

Non sono mancate le critiche da parte della Lega: Bossi sostiene che quella che ha ottenuto il governo è “una maggioranza risicata”. E le polemiche non potevano non mancare nell'opposizione dove Di Pietro per l'Italia dei valori, più volte richiamato, parla a Berlusconi con toni molto marcati e si riferisce al premier come “stupratore della democrazia”, “ricattatore”, mentre Pierluigi Bersani dalla parte del Partito democratico affonda con una risposta durissima “promesse ripetute che non arrivano mai” e “sono 15 anni che Berlusconi racconta favole"



di Laura Rotoloni
vivere.biz/laurarotoloni






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