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Muore Takeshi Shudo, i pokémon rimangono orfani

E' morto nei giorni scorsi il giapponese Takeshi Shudo, padre dela serie televisiva che tenne attaccati allo schermo i bambini di tutto il mondo a cavallo tra il secondo e il terzo millennio. Takeshi Shudo aveva 61 anni ed era stato colto da problemi cerebrali mentre viaggiava in treno, è morto dopo un giorno di agonia.
Lo sceneggiatore giapponese si era avvicinato al mondo dell'animè studiando all'università di Tokyo, poi l'inizio della carriera lavorativa cambiando diverse aziende, fino a raggiungere le prime glorie nello Studio Ghibli. Forte della crescente popolarità nel settore accettò un incarico offertogli dalla "The Pokèmon Company", società di proprietà della Nintendo, che aveva già ideato i piccoli animali come protagonisti di alcuni videogiochi.
Oltre ad essere autore della serie televisiva che in tutta Europa è uscita divisa in 12 stagioni, Takeshi Shudo, è stato anche la mente dei tre lungometraggi dedicati ai Pokémon. Grande successo ottenne anche come ideatore degli universi di Kanto, Orange Islands e Johto.
Il creatore dei pokémon, il cui nome deriva dalla combinazione delle parole inglesi pocket monsters ovvero mostri tascabili, si è sentito male venerdì 28 ottobre mentre viaggiava in treno colto da un'emoragia subaracnoidea ed è stato immediatamente sottoposto ad un intervento chirurgico, ma nonostante le cure dei medici è morto il giorno dopo.

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