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Elezioni-farsa in Birmania: Obama all'India 'non calpestate i diritti umani di quel paese'

Il presidente americano, Barack Obama, ha criticato l'India per l'indifferenza che dimostra verso la grave situazione in cui versa la Birmania, paese dove i diritti umani vengono calpestati.
“Un paese democratico che aspiri a una posizione di rilievo a livello mondiale - ha affermato Obama - non può ignorare, né negare le evidenti violazioni dei diritti umani in questo paese dove sono stati repressi movimenti pacifici e democratici.”
Un appello dunque che vieta il silenzio e spinge ad una azione civile e democratica nei confronti della Birmania. Le elezioni, che si sono svolte lunedì in Birmania, sono state definite dal presidente come "né libere, né eque".
Obama, che in questi giorni si trova in visita in India, ha invitato il regime dei militari a liberare il leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi e che il popolo birmano ha diritto di decidere dove il suo destino deve andare senza obbligazioni e costrizioni.
Sono passati ormai 20 anni dalle ultime elezioni in terra birmana e l'assenza del leder d'opposizione San Suu Kyi pone queste elezioni come una farsa, senza considerare che gli elettori non sono venuti a votare spontaneamente, ma spesso sotto minaccia. Alle elezioni di allora, nel 1990, vinse la dissidente che ora si trova agli arresti domiciliari e che non ha mai potuto prendere le redini della situazione in Birmania.

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