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Giovani disposti a tutto: contro il precariato

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La campagna contro lo sfruttamento del lavoro dei giovani

Annunci di lavoro tanto clamorosi quanto sorprendenti avevano attirato, alcuni giorni fa, l'attenzione degli internauti: “Gruppo informatico cerca giovani laureati con il massimo dei voti e il minimo di dignità”, “Azienda leader nel largo consumo cerca neolaureate bella presenza disposte a farsi consumare”, “Agenzia pubblicità cerca account junior con padre pronto a mantenerlo a vita”… ecc.

Si è trattato di una campagna virale che, lanciata con il sito web www.giovanidispostiatutto.it e attraverso social network quali Facebook e Twitter, ha fatto subito il giro della rete, rimbalzando da un blog all’altro, suscitando forte curiosità, ma anche sorrisi amari sulle labbra di molti giovani italiani che si trovano tutti i giorni a combattere con annunci di lavoro che non si discostano molto da questi, che sono deliberatamente provocatori.

L'Italia ha una tra le disoccupazioni giovanili più alte in Europa e offre ben poche certezze per il futuro.

Dietro ai Giovani disposti a tutto, che si sono subito dichiarati NON più disposti a tutto, ci sono i giovani della Cgil, che hanno lanciato una campagna per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla drammatica situazione occupazionale dei ragazzi italiani, schiacciati tra disoccupazione e lavoro precario, che spesso è più volontariato che vero e proprio lavoro. Allo stesso tempo la campagna è rivolta agli stessi giovani, per parlare a chi vive, ed è la stragrande maggioranza, “questa realtà disperante del lavoro e della precarietà”.

L'obiettivo è quello di dar voce ad un disagio diffuso e chiedere un cambiamento, “dicendo che non si è più disposti a tutto”, ha spiegato Vera Lamonica, segretaria confederale Cgil. A questo scopo, il sindacato ha messo a disposizione uno spazio per i giovani che hanno gestito la campagna operando in autonomia.

Un'iniziativa che interesserà tutte le strutture della Cgil sul territorio nazionale e nell'ambito della quale verranno organizzati momenti di proposta, discussioni e mobilitazioni sui temi della precarietà e della disoccupazione giovanile.

Per il 27 novembre è organizzata una manifestazione nazionale in cui si affronteranno questi temi.