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Pakistan: donna cristiana condannata a morte, l'unica colpa è di vivere in un paese islamico

Il Pakistan, paese principalmente musulmano, ha condannato a morte per blasfemia una donna di credo cristiano: Asia Bibi.
La donna di soli 37 anni è una ragazza che lavora nei campi e madre di due bambini. La confessione che l'ha tradita, conducendola a questa dura sentenza da parte del tribunale di Punjab, è avvenuta tra i suoi colleghi di lavoro che l'hanno accusata di essere blasfema e consigliato alla donna di conventirsi all'Islam.
Bibi per il suo outing è stata picchiata brutalmente dalle donne musulmane che poi hanno sporto denuncia e il risultato dell'azione è stata una multa che è pari a quasi 3 anni del suo guadagno.
Asia Bibi: un'altra Sakineh che rimane nel silenzio del mondo e dei media e che il suo unico sbaglio è di essere cristiana in un mondo che professa il credo islamico. La blasfemia di cui è accusata la giovane donna è materia di aspro dibattito nel suo paese e che il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini sta lavorando per poter portare in salvo la donna da una possibile esecuzione.

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