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Nuova Zelanda: lutto nazionale per i 29 minatori morti. Diventa un film la storia di quelli cileni

Erano intrappolati da venerdì scorso sotto la miniera di Pike River in Nuova Zelanda, ma ora per quei 29 minatori non c'è più nulla da fare.
La Tragedia si è consumata a causa di un'altra forte esplosione accorsa nella notte: ciò è bastato ha mettere fine alla vita di questi minatori che da giorni erano intrappolati nelle viscere della terra. È lutto dunque per la nuova Zelanda che piange, senza ormai più speranze.
L'esplosione sotteranea è stata provocata da una fuoriuscita di gas metano che ha fatto si che i soccorritori, a rischio la vita, non potessero operare per salvare i malcapitati. Il capo dei soccorsi ha fatto sapere che con l'utilizzo di macchinari sofisticati non si è registrato nessun soppravvissuto e che i corpi saranno portati in superfice tra poche ore.
Questi minatori neozelandesi non sono stati tanto fortunati quanto i colleghi cileni che dopo mesi trascorsi sotto le viscere della terra hanno potuto riabbracciare, anche se con traumi psicologici evidenti, di nuovo i loro cari.
I trentatrè minatori cileni avranno anche più fortuna nella sfortuna: nonostante siano rimasti intrappolati per 69 giorni nell'impianto di San José, Brad Pitt ha annunciato che intende rendere omaggio ai sopravvissuti con un film hollywoodiano.

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