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Internet supera la tv nelle abitudini degli adolescenti

Sono il 17% gli adolescenti tra gli 12 e i 14 anni che trascorrono oltre tre ore al giorno davanti al PC. Il 15% quelli che passano lo stesso tempo davanti alla televisione. Lo scorso anno erano oltre il 20%. Questo è solo uno dei tanti dati, spesso sorprendenti ed inquietanti, che emergono dall'indagine annuale della Società Italiana di Pediatria.
A sorpresa non è Facebook il sito più visitato dagli adolescenti, ma YouTube, che viene visitato spesso dal 77,5% degli intervistati. Facebook comunque continua a crescere, tanto che il 67% degli adolescenti ha un proprio profilo. Appena un anno fa lo avevano solo il 50%.
I ragazzi del Sud Italia sono molto più smaliziati di quelli del Nord del Paese. Ad esempio il 30% dei ragazzi del sud ha dato il numero di telefono a degli sconosciuti, contro il 10% del centro e del nord. Il 20% ha dato, sempre a sconosciuti, una foto, al nord la percentuale scende al 12%.
Così come online anche offline i ragazzi hanno una percezione del rischio sempre più bassa. Se nel 2008 erano il 86,8% gli adolescenti che ritenevano rischioso avere un rapporto non protetto oggi sono solo l'83,9%. Oppure fumare canne era considerato pericolodo, nel 2008 dal 88,7% degli intervistati. Oggi la percentuale è scesa all'86,5%. Lo stesso per quanto riguarda l'ubriacarsi: considerato pericoloso per l'86,8% nel 2008 e solo per l'83,4% oggi.
Forse il dato più sorprendente ed inquietante nello stesso tempo è l'assenza dei genitori. Il 32% dei genitori influisce sul modo di vestire dei ragazzi, che, al 46,1% ritengono sia giusto che i genitori esprimano il loro parere sull'argomento. Il 33,1% degli adolescenti è influenzato dai genitori nelle proprie amicizie. Il 39,9% di loro apprezza un parere dei genitori in merito.
Gli adolescenti sembrano fidarsi solo dei propri genitori (88,4%). Seguono nella classifica della fiducia gli amici (64,3%), le forze dell'ordine (58,8%), gli insegnanti (55,3%) ed i medici (52,1%). Tutte le altre figure professionali sono sotto il 50% di fiducia: Preti (39,1%), soldati (36,5%), giudici (30,1%), giornalisti (10,9%) e, fanalino di coda, i politici (6,6%).

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