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Londra: imponente manifestazione contro i tagli alla spesa pubblica

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Attese nella capitale britannica oltre 300.00 persone per la protesta contro i nuovi tagli decisi dal governo di Cameron.

La polizia di Londra si sta preparando per l’arrivo di circa 300.000 manifestanti da tutta la Gran Bretagna per un’imponente manifestazione contro i tagli alla spesa pubblica decisi dal governo conservatore di David Cameron. Il Guardian che dedica alla notizia l’apertura del proprio sito web, scrive di 800 pullman e almeno 10 treni carichi di manifestanti in arrivo nella capitale, per quella che si profila come la più grande manifestazione politica dell’ultimo decennio.

La polizia, spiega il Guardian, di solito cauta nel fornire i dati sul numero dei partecipanti alle manifestazioni, fa sapere che si sta tenendo pronta per l’arrivo di circa 300.000 persone, molte di più di quelle previste dagli organizzatori. Manifestanti sono in arrivo a Londra dalla Cornovaglia come dalla Scozia.

La polizia metropolitana, già bersaglio di polemiche per le tecniche di contenimento impiegate nelle proteste precedenti, ha dichiarato che una piccola ma significativa minoranza di persone starebbe pianificando alcuni attacchi violenti da mettere in atto nel corso della manifestazione. Gli organizzatori, tuttavia, insistono nel dire che si tratterà di un evento pacifico, a cui prenderanno parte anche numerose famiglie. Si prevede, infatti, che ai membri dei sindacati si uniranno in corteo le persone più diverse: pensionati, medici, tifosi di calcio, anarchici e coloro che abitualmente non scendono in piazza.

Il leader dei laburisti, Ed Miliband, ha criticato duramente il governo di Cameron, accusandolo di riportare il Paese agli “schifosi” anni ’80. Miliband si rivolgerà ai manifestanti oggi a Hyde Park, in quella che il partito laburista ha battezzato come la “marcia dei più”, per illustrare l’alternativa dei labour ai tagli del governo, accusato di fomentare divisioni politiche che non si vedevano dai tempi di Margaret Thatcher. Dagli Anni ’80, appunto.

Nel corso di un recente discorso a Nottingham, Miliband ha detto: “Ritengo che la politica degli Anni ’80 fosse pessima, perché ha diviso il nostro Paese. Temo che questo governo stia praticando la politica delle divisioni”. Il leader laburista ritiene che le politiche dell’attuale governo britannico stiano dividendo i ricchi e i poveri, i lavoratori del settore pubblico e quelli del settore privato, il Nord e il Sud del Paese. “Queste non sono le voci di persone marginali, ma le voci della maggioranza nel nostro Paese” ha detto Miliband, “per questo mi rivolgerò alla folla domani”, ha concluso. A Miliband è stato sconsigliato si sfilare in corteo per ragioni di sicurezza.

Un sondaggio indetto dal Guardian e da ICM ha rilevato come i britannici siano divisi sui tagli disposti dal governo. Su un campione di 1.014 persone il 35% ritiene che i tagli sono eccessivi, il 28% dice che trovano un giusto equilibrio, il 29% invece afferma che non sono sufficienti, mentre l’8% non sa rispondere.

I risultati di altri due sondaggi, riportati dal Guardian, sono più critici nei confronti dei tagli del governo conservatore: uno, di YouGov, riporta che il 56% degli intervistati ritiene i tagli troppo duri, mentre l’altro, di ComRes, riporta che i due terzi dei britannici pensano che il governo debba riconsiderare i tagli alla spesa pubblica.



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