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Potenza vince il premio per le energie rinnovabili

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pannelli solari per impianto fotovoltaico

Presentato il dossier di Legambiente sulla diffusione delle rinnovabili nei municipi. Un comune su otto in Italia è autosufficiente dal punto di vista elettrico grazie a sole, vento, biomasse e geotermia; a Lecce si produce più elettricità verde di Friburgo, la celebrata capitale tedesca del fotovoltaico; nel 94% dei municipi italiani è presente ormai almeno un impianto rinnovabile. 

La Provincia di Potenza ha ricevuto martedì mattina a Roma il premio di Legambiente e Gse (Gestore servizi elettrici) ''Comuni rinnovabili 2011'' per il progetto ''Scuole ecologiche in scuole sicure'', come miglior buona pratica 2011.

Quella di Potenza è l'unica Provincia premiata, per un'idea frutto di una condivisione con i sindaci e i soggetti responsabili dei Pois (Piani di offerta integrata di servizi) che hanno creduto in un progetto di futuro, il cui obiettivo è realizzare una rete di edifici scolastici con impianti certificati, fotovoltaici, eolici, di geotermia e di compostaggio, in linea con gli obiettivi europei di riduzione del 20 per cento di CO2, aumento del 20 per cento dell'efficienza energetica e aumento del 20 per cento di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Accusate di essere troppo costose, marginali e inaffidabili, le fonti verdi si prendono la loro rivincita e lo fanno con "Comuni Rinnovabili 2011", il dossier di Legambiente che fotografa la diffusione delle micro centrali ad energia alternativa sul territorio nazionale.

Sono 7.273 i Comuni del solare, 374 quelli dell’eolico, 946 quelli del mini idroelettrico, 290 i comuni della geotermia e 1.033 quelli che utilizzano biomasse e biogas. Mentre sono venti i comuni italiani al 100% rinnovabili.

Il Rapporto 2011 esalta in particolare i comuni alpini di Morgex e Brunico per la loro capacità di diventare 100% rinnovabili, non solo per i consumi elettrici ma anche per quelli termici (riscaldamento e acqua calda), attraverso un mix di fonti diverse. Un contributo decisivo, così come avviene per gli altri 18 municipi italiani che possono vantarsi di essere completamente autosufficienti, arriva in particolare dagli impianti di teleriscaldamento a biomasse.



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