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Fecondazione assistita, no per i portatori di malattie genetiche

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Secondo le nuove linee guida del Ministero della Salute sulla legge 40, i portatori di malattie genetiche non potranno fare ricorso alla fecondazione assistita.

Le nuove linee, arrivate sul tavolo del Consiglio Superiore di Sanità che deve esprimere il parere obbligatorio, non lo prevedono nonostante le sentenze dei tribunali di Salerno, Bologna e Firenze.

L'uso delle tecniche è permesso a chi è infertile anche se portatore di malattie infettive come Hiv, Hbv e Hcv. Non si citano le malattie genetiche nonostante alcune sentenze abbiano riconosciuto questo diritto ad alcune coppie fertili che rischiavano di avere figli con gravi malattie come la talassemia e la fibrosi cistica.

L'atto aggiorna quello del 2008 firmato dal ministro di allora, Livia Turco.



di Francesca Morici
francesca@viveremarche.it





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