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Tre giorni di scontri in Egitto contro il potere militare, almeno 40 morti

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strage in piazza Tahrir

Ancora scontri in piazza Tahrir al Cairo, in Egitto, tra manifestanti e Polizia in assetto antisommossa. Tre giorni di scontri per reclamare l'uscita di scena della giunta militare che ha preso il potere dopo la caduta del regime di Hosni Mubarak e almeno 40 morti.

Ad annunciare il bilancio sarebbe il ministero della Sanità che ha contato, fino ad ora, 1700 feriti tra Alessandria e Suez. Nel quartiere di Sayeda Zenab, a ridosso della piazza l'esercito ha schierato carri armati a difesa di alcuni ministeri, primo tra tutti quello dell'Interno, e lanciato lacrimogeni contro centinaia di persone suddivise in gruppi mentre i manifestanti hanno risposto alzando barricate metalliche, incendiando alcuni pneumatici e lanciando pietre e bottiglie.

Sangue dunque in piazza Tahrir, luogo simbolo della primavera araba, dove sono ancora in corso gli scontri, iniziati tre giorni fa. Scontri che avvengono ad una settimana dalle elezioni legislative, in programma il 28 novembre, le prime dalla caduta del presidente Hosni Moubarak, cacciato da una rivolta popolare.



di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it






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