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Napolitano punta verso la cittadinanza per i figli degli immigrati

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Giorgio Napolitano

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è tornato oggi a chiedere a gran voce che i bambini nati in Italia da genitori immigrati abbiano la cittadinanza italiana. Secondo il presidente della Repubblica sarebbe una "follia" non cambiare l'attuale legge.

Il capo dello Stato si augura che il nuovo esecutivo ponga in calendario una riforma delle regole per ottenere la cittadinanza italiana. Riforma che trova, da subito, terreno fertile tra le file della sinistra e del Terzo Polo con i democratici che promettono di attuare una legge già entro Natale. Barricate dai leghisti e dal Pdl che parlano di "spallata".

Pier Ferdinando Casini dichiara di "condividere pienamente" l'appello del presidente della Repubblica. Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera, invita ''a legiferare con urgenza". Condivide l'appello del capo dello Stato anche l'Idv.

Sul piede di guerra il Carroccio. ''La Lega è pronta a fare le barricate in Parlamento e nelle piazze'', avverteRoberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega nord.

Dopo l'intervento di Napolitano, il senatore del Pd Ignazio Marino, ha depositato un disegno legge firmato da 113 senatori (tutto il Pd, Idv e alcuni del Terzo Polo) che modifica la legge del 1992 e assegna la cittadinanza ad ogni nato in Italia indipendentemente da quella dei genitori.

Per quanto, poi, riguarda il clima politico, nel Paese, il presidente della Repubblica ha tenuto a sottolineare che ora ci sono maggiori possibilità di confronto.



di Giulia Angeletti
redazione@viveresenigallia.it





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