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Retribuzioni, Istat: a marzo +1,2% su base annua

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Soldi
Secondo i dati Istat, a marzo, le retribuzioni contrattuali orarie sarebbero ferme su base mensile e in aumento dell'1,2% su quella annua.

Si tratterebbe quindi dell'aumento tendenziale più basso dal 1983. A marzo, sempre secondo l'Istat, gli incrementi tendenziali minori o nulle si registrano soprattutto nell'agricoltura, nel credito e assicurazione e in tutti i comparti appartenenti alla pubblica amministrazione.

Quelli maggiori invece sono nei settori tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (2,9%), chimiche, comparto di gomma, plastica e lavorazioni minerali non metalliferi e quello delle telecomunicazioni (2,7% per tutti i comparti).

A marzo inoltre la forbice tra l'aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,2%) e il livello d'inflazione (+3,3%), su base annua, toccherebbe una differenza di 2,1 punti percentuali. Il divario più alto dall'agosto 1995.



di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it






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