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Siria: il leader dei ribelli chiede defezioni di massa

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Siria
Continuano le violenze in Siria e secondo l'Osservatorio Siriano dei diritti umani sono almeno 14.115 le persone, soprattutto civili, uccise dall'inizio della rivolta contro il regime di Assad a marzo del 2011 (almeno 9.862 civili, 3.470 soldati e 783 disertori uccisi).

Anche se con la netta opposizione russa ad un intervento militare internazionale contro il regime di Damasco l'ipotesi del ricorso alla forza per risolvere la crisi siriana sembra scartata, aumentano le pressioni affinché cessino le stragi. Mosca è contraria a qualunque intervento militare del Consiglio di sicurezza Onu ma, insieme alla Cina apre alla possibile deposizione di Bashar el Assad se è il “popolo siriano” a volerlo.

Intanto l'attivista curdo Abdel Basset Sayda , il nuovo leader del Consiglio nazionale siriano, ha lanciato un appello per una defezione di massa dal regime di Damasco, "Stiamo entrando in una fase delicata. Il regime è ai suoi ultimi passi", ha detto "Chiediamo a tutti i funzionari del regime e delle istituzioni di fare defezione". Ad Abdel Basset Sayada, che inoltre si mostra fiducioso verso il piano di pace di Kofi Annan, l'inviato Onu, fa coro il colonnello Kassem Saadeddine, dell'Esercito siriano libero (Asl) : "Chiediamo a tutti i siriani di aderire a uno sciopero generale che porti a una disobbedienza civile di massa" aggiungendo . "I militari, i sottufficiali e gli ufficiali sono invitati ad unirsi alla rivolta e ad entrare nei ranghi dell'Asl"



di Giacomo Tognon