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Violenze alla Diaz: il Pg della Cassazione chiede le condanne

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I 25 agenti e funzionari di polizia che hanno fatto irruzione nella scuola Diaz e pestato 93 attivisti nel luglio 2001 in occasione delle proteste contro il G8 di Genova, attendono ora la sentenza definitiva della Cassazione che arriverà venerdì 15 giugno.

Sentenza molto attesa dopo le richieste di Pietro Gaeta, sostituto Pg della Cassazione, che ha chiesto la conferma della condanna della Corte d’Appello genovese del 18 maggio 2010, confermando la presenza di “falsi verbali di polizia” e negando i “travisamenti della prova” e le “motivazioni illogiche”, parlando di difesa dei manifestanti e non di forme di violenza attiva.

Appresa la notizia Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno, riguardo agli imputati, ha affermato: "Questi uomini hanno e continuano ad avere la piena fiducia del sistema sicurezza e del ministero dell’Interno"e sono "ragionevolmente convinto che la Cassazione ristabilirà l’esatta proporzione di ciò che è successo, scioglierà ogni ombra su fior di professionisti della sicurezza che oggi si trovano in questa situazione", i poliziotti inquisiti "resteranno quindi al loro posto, che non si limitano ad occupare, svolgendo il loro ruolo con grande responsabilità e dedizione, rispetto al quale ci può essere solo gratitudine da parte delle istituzioni". Opinione che il ministro dell'Interno Roberto Maroni sottoscrive “al cento per cento”.

Se le condanne d'appello come richiesto dal sostituto Pg della Cassazione dovessero essere confermate, tutti i funzionari di polizia otterrebbero comunque un condono per 3 anni della pena, rimarrebbe invece valida l'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici.



di Giacomo Tognon






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