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Egitto: incostituzionale la legge elettorale, il parlamento verrà sciolto

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Egitto
Il caos regna in Egitto, dopo che la Corte Costituzionale ha stabilito l'incostituzionalità della legge elettorale per quanto riguarda il terzo di seggi in Parlamento attribuito con il maggioritario.

Sarà sciolto quindi l'intero parlamento egiziano. Ad annunciarlo è il vice presidente della Corte, Maher Sami, che ha anche sottolineato che tutte le leggi approvate, compresa l'assemblea costituente da poco eletta, rimarranno valide.

Una decisione che viene a poche ore dal voto per il presidente del paese, con il ballottaggio tra Mohamed Morsi, candidato dai Fratelli Musulmani, e l'ex premier Ahmad Shafiq, sostenuto dai militari. Per i Fratelli Musulmani le sentenze della corte costituzionale egiziana sono "un colpo di stato totale che annulla 16 mesi di storia della patria".

Commenti simili vengono dal candidato islamico moderato sconfitto alle presidenziali egiziane Abdel Moneim Abul Fotouh, secondo il quale "mantenere il candidato militare, rovesciare il Parlamento eletto e dare alla polizia militare la facoltà di arrestare i civili è un colpo di Stato completo".

Sulla stessa lunghezza d'onda Mohamed El Baradei, che ha abbandondato a gennaio la corsa alla presidenza egiziana, e che su twitter scrive così: "eleggere un presidente senza una Costituzione e un Parlamento significa eleggere un capo dello stato i cui poteri sono peggiori di quelli dei regimi più dittatoriali".



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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