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Egitto: sale la tensione contro i militari al potere

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Egitto
Diverse marce di protesta contro lo scioglimento del Parlamento, organizzate dai vari movimenti e partiti hanno sfilato per le strade del Cairo per poi confluire in Piazza Tahrir.

La parola chiave di questi giorni è "golpe militare": i rivoluzionari contestano lo scioglimento del parlamento e l'affidamento ai militari del potere militare, in attesa che l'assemblea costituente faccia il corso varando la costituzione.

A far salire ulteriormente la tensione sono le elezioni presidenziali di domenica, di cui mancano ancora i dati ufficiali. I Fratelli Musulmani hanno ribadito a più riprese che il vincitore del ballottaggio è il loro candidato, Mohamed Morsi, che avrebbe ottenuto il 52% dei voti, contro il 48% di Ahmad Shafiq, l'ultimo premier sotto Mubarak ed espressione della giunta militare.

"Non vogliamo lo scontro e facciamo appello al rispetto della volontà popolare", ha detto il portavoce del partito islamico. Di parere opposto lo staff di Shafiq, che alla tv di stato ha sostenuto che la vittoria del candidato dei militari sarà annunciata giovedì.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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