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Afghanistan: esplosione in un campo di addestramento della polizia. Muore un carabiniere

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militari italiani in Afghanistan
Un carabiniere è morto ed altri due sono rimasti feriti in seguito ad una esplosione in un campo addestrativo della polizia afghana, ad Adraskan.

L'esplosione è avvenuta luned' mattina alle 8.50 locali (le 6.20 in Italia) in prossimità di una garitta di osservazione installata a ridosso della linea di tiro del poligono. La vittima è è il carabiniere scelto Manuele Braj, 30enne di Galatina (Lecce), in forze al 13/o Reggimento "Friuli-Venezia Giulia".

Lascia la moglie, 28enne, e il figlioletto di 8 mesi. Braj, alla sua quinta missione all'estero, era in Afghanistan dal 7 maggio scorso.

I due militari rimasti feriti nell'esplosione, ora ricoverati all'ospedale da campo americano di Shindand, sono il maresciallo capo Dario Cristinelli, 37 anni, di Lovere (Bergamo) e il carabiniere scelto Emilano Asta, 29, di Alcamo (Trapani).

L'esplosione sembra sia stata causata da un razzo rpg lanciato dall'esterno. Una differente versione dell'accaduto viene invece dal responsabile del Centro di addestramento afghano di Adraskan, il colonnello Fazl Ahmad Khalili, secondo il quale l'incidente sarebbe stato causato da una erronea manipolazione di una bomba a mano all'interno della torretta. Un'altra diversa ricostruzione viene fornita dall'agenzia di stampa Afghan Islamic Press, secondo la quale i militari italiani sarebbero state vittime di una sparatoria avviata da un poliziotto afghano di stanza nella base.

Le autorità militari italiane ribadiscono, invece, che si è trattato di un attacco degli insorti, e a confermarlo ci sarebbe il rinvenimento di diversi pezzi e frammenti di un razzo da 107 millimetri, ad opera degli artificieri italiani e americani che stanno effettuando gli accertamenti sull'esplosione.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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