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Arafat: è omicidio, avvelenato con il polonio

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Riemerge dalla tomba la salma di Yasser Arafat, prossima a essere riesumata dall'Autorità nazionale palestinese (Anp) sull'onda d'una nuovi sospetti sulla morte del rais e dell'ipotesi di un presunto avvelenamento radioattivo a base di polonio.

Il caso e' stato riaperto grazie all'indagine dell'emittente Al-Jazeera e al ritrovamento di tracce di polonio sui vestiti, sullo spazzolino da denti e la kefiah dell'ex leader.


Arafat, ammalatosi improvvisamente nell'ottobre del 2004, dovette lasciare il suo quartier generale a Ramallah in Cisgiordania, per essere ricoverato presso il reparto di ematologia in un ospedale di Parigi, dove mori' l'11 novembre dello stesso anno.

Le analisi condotte nella capitale francese non trovarono tracce di veleno nel suo organismo e si inseguirono le voci sulla causa del decesso, fra cancro, cirrosi epatica e perfino chi sostenne che era morto di Aids.

Parlando di polonio-210 la mente va al 23 novembre 2006 quando l'ex agente segreto Alexander Litvinenko, morto a causa di un forte avvelenamento da isotopo radioattivo in circostanze poco chiare a Londra. Prima di morire Litvinenko aveva accusato il presidente russo Vladimir Putin di essere dietro il suo avvelenamento, cosi' come dietro all'uccisione della giornalista Anna Politskovskaja.



di Giulia Angeletti
redazione@viveresenigallia.it





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