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Falsi 'centri massaggi' e case squillo 'cinesi'. 50 arresti in tutta Italia

Gestivano falsi 'centri massaggi' e case squillo 'cinesi' nella città dorica é questo quanto la Squadra Mobile Distrettuale della Questura di Ancona, coordinato dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, é venuta a capo. L'indagine avviata dal marzo scorso e conclusasi il 30 giugno era partita da Ancona. Trenta, in particolare, i controlli presso esercizi commerciali, Centri Massaggi, negozi d’abbigliamento, parrucchierie e laboratori tessili gestiti da cittadini cinesi presenti nel territorio del comune dorico.
Durante i controlli oltre 50 persone le persone di nazionalità cinese identificate. L’operazione, denominata Dragone, era partita con lo scopo di contrastare la criminalità organizzata cinese. Un'operazione partita da Ancona, coordinate dalla locale Squadra Mobile, e che ha coinvolto anche le Squadre Mobili delle Questure marchigiane. 50 i cittadini cinesi arrestati a livello nazionale. Gli orientali in questione erano dediti a vari reati: sfruttamento della prostituzione, reati contro il patrimonio, traffico d'armi e reati contro la persona. Oltre ai 50 arresti sono stati denunciate 445 persone.
E' grazie alle indagini degli investigatori che si dedotto un sensibile aumento dei 'centri massaggi' e case squillo cinesi in abitazioni private gestite appunto da persone dedite allo sfruttamento della prostituzione nei confronti di donne cinesi. Le donnine per lo più, nella maggior parte dei casi, provenivano dalla regione dello Zhejiang. L'astuto sistema era organizzato attraverso call center ed annunci su quotidiani locali e coinvolgeva anche alcuni indagati nel favoreggiamento della permanenza illegale di cittadini stranieri, impiegati nel settore lavorativo o nelle attività di meretricio.
Nell'operazione 'Dragone' si é registrato anche un sensibile aumento del fenomeno degli “overstayer”, i migranti stranieri che entrano in Italia a pieno titolo, ma alla scadenza, continuano comunque a vivere sul territorio nazionale clandestinamente. La lunga indagine del Servizio Centrale Operativo, iniziata il primo marzo 2012, ha evidenziato anche un crescente aumento di reati contro la persona e contro il patrimonio in particolare rapine coaudiuvate da cittadini stranieri. Gli autori, talvolta appartenenti a piccole bande, in alcune circostanze avrebbero agito anche sotto effetto di sostanze stupefacenti. In crescente aumento perdipiù il fenomeno delle contraffazioni dei marchi e violazioni delle normative sulla sicurezza in ambito lavorativo.

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