Elezioni in Georgia: vince la coalizione pro-Russia

Questa turnata elettorale ha visto un'affluenza del 61% ed è stata ritenuta libera e competitiva dagli osservatori dell'Osce e si è conclusa con i festeggiamenti in piazza fino all'alba dei sostenitori di “Sogno Georgiano”
Il presidente Saakashvili era salito al potere nel 2003 trainato dalla cosiddetta 'Rivoluzione delle Rose' dando al paese una svolta filo-occidentale e promettendo una progressiva democratizzazione. Promessa tradita, quest'ultima, secondo i suoi detrattori che indicano una linea autoritaria nel governo del Presidente. Autoritarismo che ha acceso anche il dibattito politico pre-elettorale sopratutto dopo la diffusione di un video in cui si vedevano le torture ai danni dei detenuti del carcere di Tiblisi al quale Saakashvili ha risposto con la sostituzione di tutte le guardie del carcere e con la nomina di un difensore dei diritti umani come responsabile delle carcere, provvedimenti ritenuti da molti insufficienti e tardivi.
Altro punto di attrito tra i due candidati nella campagna elettorale sono stati i rapporti con la Russia. Ivanishvili, che ha fatto la sua fortuna proprio in Russia, intende infatti perseguire un riavvicinamento diplomatico con Mosca dopo la guerra del 2008, promossa da Saakashvili, che ha fatto perdere alla Georgia i territori dell'Ossezia del sud e Abkhazia,

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