SEI IN > VIVERE ITALIA > POLITICA

articolo
Verso le primarie: il PD modifica il suo statuto, prima intesa Bersani-Renzi

2' di lettura 2082

Partito Democratico
La data delle primarie si sta inesorabilmente avvicinando e il clima interno al Partito Democratico si sta progressivamente scaldando. Da una parte c'è ancora da redigere l'elenco definitivo dei candidati, dall'altra le regole con le quali essi andranno a proporsi in quanto candidati premier.

La battaglia su questo secondo punto sta contrapponendo principalmente il sindaco di Firenze Renzi e l'attuale segretario del PD Bersani.

L'obbiettivo è ovviamente quello di vincere e quindi Renzi concede a Bersani il doppio turno e l’albo degli iscritti ma rimane fermamente contrario alla pre-iscrizione che a suo dire limiterebbe il numero degli iscritti e che bolla come «il tentativo del gruppo dirigente di portare truppe cammellate» che essendo composto da militanti del Pd più 'ordodossi' voterebbero in larga maggioranza per Bersani.

Nel Partito Democratico si muovono anche altri leader come Enrico Letta che cerca una sintesi tra le due posizioni per raggiungere l'accordo: «Le regole serviranno a garantire due esigenze, la partecipazione più larga da una parte e che a votare alle primarie del centrosinistra siano gli elettori del centrosinistra» e i moniti di Veltroni che vuole arrivare alle primarie con un partito compatto per non rischiare di portare e votare ai gazebi un milione di persone, che sarebbe una prima sconfitta, un netto calo rispetto ai tre-quattro milioni di quando hanno vinto Prodi, Veltroni e Bersani

Nel frattempo si avvicina il 5 ottobre quando il PD si troverà in Assemblea nazionale a Roma, presso l'Hotel Ergide, dove si discute la modifica al comma 8 dell'articolo 18 ora prevede che sia il Segretario nazionale l'unico candidato del PD nel caso di primarie di coalizione per la corsa alla Presidenza del Consiglio.

La modifica dell'articolo 18 consentirebbe quindi la candidatura di Renzi e Vendola.

È proprio l'ingresso di Vendola nel cerchio dei candidati il tassello che potrebbe creare ancora più attesa per gli esiti delle contrattazioni dei prossimi giorni. È del 4 ottobre l'intervista di “Pubblico “ a Oliviero Diliberto, segretario di PdCI che apre alla possibilità che la Federazione della Sinistra (che racchiude anche Rifondazione) possa appoggiare Vendola, se si ponesse come candidato di tutta la sinistra, non solo di Sel e solo se si riesce a trovare un accordo con Ferrero altrimenti, sottolinea il segretario del PdCI, la Federazione della Sinistra per preservare l'unità degli ultimi anni potrebbe cercare di creare una coalizione alla sinistra del PD, magari con Idv e Fiom. L'importante è, conclude Diliberto, che la candidatura di Vendola se confermata, non tolga voti a Bersani facendo vincere Renzi.

La partita per le primarie è quindi ancora molto aperta e le mosse che i vari candidati faranno dipendono in gran parte da come verranno definite le regole con cui si voteranno.



Partito Democratico