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Lavoro: il settore agricolo come ammortizzatore sociale

E' quanto emerge da un'analisi della Cia, Confederazione italiana agricoltori, diffusa durante il convegno "Il contributo dell'agricoltura per la riforma del lavoro e la crescita". In 10 anni la quota di aziende agricole guidate da una 'lei' é passata dal 30,4% al 33,3% attuale.
Nelle campagne, secondo la Cia, a differenza d'industria e servizi, c'è ancora possibilità di lavoro e ciò può essere sfruttato dal governo con interventi mirati che consentano agli imprenditori agricoli di riprendere a «marciare» e di aprire le porte ai tanti lavoratori espulsi da altri settori.
Inoltre, nonostante la scarsita' di ''turn over'' nelle campagne italiane, dove la presenza di ''under 40'' e' ferma all'8 per cento, cresce in modo esponenziale il tasso di scolarizzazione della categoria, tanto che oggi tra gli imprenditori junior delle campagne uno su tre ha un titolo di studio elevato, dal diploma in su.
Nel corso del convegno è stato evidenziato che il settore agricolo può trasformarsi in un vero 'ammortizzatore sociale' e contribuire alla creazione di nuova occupazione, a fronte di risposte chiare e concrete a problemi annosi come quelli dei costi e dei gravami fiscali.

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