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Sicilia: via le province, saranno sostituite da liberi consorzi tra comuni

E' quanto stabilisce il ddl approvato lunedì dalla giunta regionale guidata da Rosario Crocetta. Il provvedimento ha ricevuto oggi il via libera della conferenza dei capigruppo all'Assemblea Regionale Siciliana, con la maggioranza compatta a favore e il sostegno del Movimento 5 Stelle. Martedì prossimo il voto definitivo in aula.
Il testo prevede dunque l’abolizione delle nove province siciliane, che ogni anno costano circa 700 milioni di euro, e la costituzione di liberi consorzi di Comuni, che diventeranno enti di secondo livello sotto il profilo elettivo. Saltano quindi le elezioni previste a maggio: alla scadenza degli organi elettivi le Province verranno commissariate, e abolite poi entro sei mesi.
"Siamo i primi in Italia ad abolire le Province, sostituendole con i liberi consorzi tra comuni, di secondo livello", ha affermato il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta. "E' un risultato storico, la maggioranza e' unita e spero che anche il Pdl e il centrodestra votino la norma", ha concluso Crocetta. Il ddl varato dalla Giunta siciliana prevede anche l'istituzione del reddito minimo di solidarietà, che comporterà una spesa di circa 130 milioni di euro, finanziata in parte dai risparmi derivanti dal taglio delle province.

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