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Grasso si dimezza scorta e stipendio: 9mila euro netti al mese

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Pietro Grasso
Il presidente del Senato Pietro Grasso ha annunciato il dimezzamento della propria scorta e della sua retribuzione netta mensile, da 18.600 a 9.000 euro al mese.

La sforbiciata era stata annunciata da un comunicato congiunto delle presidenze di Camera e Senato, in cui si parlava di una riduzione del 30%. "Dopo il primo studio delle voci di spesa di martedì - ha detto Grasso -, ieri ho approfondito con gli uffici competenti le possibilità di risparmio, e per quel che riguarda il mio compenso, fatte salve le indennità irrinunciabili, ho deciso di tagliare completamente tutto il resto (diaria, rimborso spese generali e rimborso spese per l'esercizio del mandato), passando dai 18.600 euro netti previsti a circa 9.000 euro netti. Su base annua questo significa un risparmio complessivo di euro 111.960".

Dimezzata anche la scorta prevista per il presidente del Senato. Inoltre, ha aggiunto l'ex capo dell'antimafia, "riguardo il costo complessivo lordo del Gabinetto del Presidente e del fondo consulenza, che ammonta attualmente a quasi un milione e mezzo di euro l'anno, ho voluto applicare un taglio del 50%, con un risparmio annuo di circa 750.000 euro".



Pietro Grasso