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Serbia: strage in un villaggio, uomo uccide 13 persone

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Tredici persone, tra cui un bambino di pochi mesi, sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco da un sessantenne a Velika Ivanca, villaggio a una cinquantina di chilometri da Belgrado.

Le vittime, sei uomini, sei donne e un infante, sono tutti parenti del folle omicida. La strage è avvenuta all'alba di martedì: le vittime, tranne una, sono state tutte uccise nel sonno, all'interno delle loro case. Case, cinque in tutto, che erano aperte, ome si usa nei villaggi di campagna della zona. L'unica sopravvissuta alla strage è la moglie del killer, che, ferita, è riuscita a chiamare la polizia.

L'autore della carneficina, Ljubomir Bogdanovich, disoccupato, aveva combattuto negli anni novanta nelle guerre della ex Jugoslavia ed era in possesso di un regolare porto d'armi. La sua prima vittima, secondo i media locali, sembra sia stato il figlio 42enne, anche lui disoccupato. Ancora ignoto il movente del massacro. Bogdanovich, che subito dopo la strage ha tentato il suicidio, e la moglie sono ricoverati in gravi condizioni in un ospedale di Belgrado.