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Concorrenza sleale: Android nel mirino della Ue

Sotto accusa è il modo in cui Big G gestisce e commercializza Android, il suo sistema operativo mobile. Secondo il gruppo di operatori che ha presentato il ricorso, Android verrebbe utilizzato in modo ingannevole, come una sorta di 'cavallo di Troia', per costruire vantaggi, per "dominare il mercato mobile e consolidare il suo controllo sui dati dei fruitori di internet per la pubblicità online”.
Google si avvantaggerebbe sui rivali obbligando i costruttori di dispositivi mobili che adoperano il sistema operativo Android, e che vogliono già offrire le applicazioni di Mountain View come Maps, YouTube e Gmail, a proporre ai propri clienti altre applicazioni Google sfavorendo le app concorrenti. In questo modo, secondo FairSearch, Android è diventato il sistema operativo dominante nel mercato degli smartphone con il 70% di unità vendute nel 2012.
La vicenda appare molto simile a quella che vide protagonista qualche anno fa Microsoft, multata anche recentemente per il legame tra Internet Explorer e Windows. La Commissione Ue sta ora esaminando la denuncia presentata da Microsoft e soci, e dovrà stabilire se avviare o meno una investigazione formale.
Intanto si sta per concludere una precedente indagine, aperta nel novembre 2010, sulle irregolarità riscontrate nel posizionamento dei risultati nel motore di ricerca. Secondo il commissario responsabile per la concorrenza, Joaquin Almunia, Google favorirebbe i propri prodotti nei risultati di ricerca, arretrando i contenuti di potenziali concorrenti.
Ma i guai per Google non finiscono qui: alcuni giorni fa diverse Autorithy europee, tra le quali anche quella italiana, hanno aperto un'istruttoria per verificare il rispetto della disciplina sulla protezione dei dati personali.

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