Stati Uniti: il Senato boccia l'intesa bipartisan sul controllo delle armi

Il Senato ha bocciato il disegno di legge che avrebbe introdotto maggiori controlli alla vendita di armi. Norme elementari e di buon senso: nessun divieto, solo il dovere per il venditore di consultare la banca dati federale sui precedenti penali o di malattia mentale dell'acquirente. Ma nemmeno questa modesta proposta, frutto dell'intesa raggiunta dai democratici e da un parte dei repubblicani, è riuscita a passare. Molti dei senatori repubblicani favorevoli, ma anche diversi democratici, hanno cambiato idea, e il testo è stato bocciato.
"Oggi è una giornata vergognosa per Washington", ha affermato Obama dopo il voto. Parole colme di indignazione ed ira. Il Presidente le aveva provate tutte pur di convincere il Senato: aveva portato a Washington sull’Airforce One 12 parenti delle vittime della scuola di Newtown, dove un killer aveva fatto strage di 20 bambini. Una battaglie è persa, ma Obama non si arrende: "La mia amministrazione farà di tutto contro la violenza".
Decisiva la forte pressione esercitata dalla National Rifle Association (Nra), la potente lobby della armi a stelle e strisce. “Molti senatori hanno pensato a proteggere la loro carriera non i cittadini”, ha affermato il sindaco di New York Michael Bloomberg, da sempre in prima linea nella battaglia contro la proliferazione delle armi. E non ha aiutato nemmeno il clima di tensione di questi giorni, alimentato dall'attentato alla maratona di Boston e dalle buste al veleno inviate a Obama e a diversi senatori.

Questo è un articolo pubblicato il 18-04-2013 alle 15:59 sul giornale del 19 aprile 2013 - 2975 letture
In questo articolo si parla di attualità, barack obama, Stati Uniti, marco vitaloni, newtown, armi da fuoco
L'indirizzo breve è
https://vivere.me/LXp