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Google Glass e privacy: i garanti vogliono vederci chiaro

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I garanti per la protezione dei dati personali di dieci paesi, riuniti nel Global Privacy Enforcement Network (GPEN), hanno scritto al CEO di Google Larry Page chiedendo chiarimenti sui tanto attesi occhiali a realtà aumentata.

Le autorità vogliono vedere gli occhiali intelligenti di Google in azione, per capire la dinamica della raccolta di dati personali e le eventuali implicazioni del dispositivo sul diritto alla riservatezza dei cittadini. Dal canada all'Australia, passando per Italia e Israele, i garanti del Gpen vogliono sapere quali informazioni verranno raccolte attraverso i Google Glass e con quali soggetti terzi verranno condivise.

Le maggiori preoccupazioni riguardano la raccolta silente di dati personali attraverso la microcamera o il microfono, che avverrebbe senza esplicito consenso da parte dei soggetti registrati o ripresi. Nel mirino delle autorità anche la funzione di riconoscimento facciale e le applicazioni in grado di riconoscere estranei di passaggio.

Mountain View ha già annunciato l'esclusione di tali app dal progetto Glass, ma i garanti del pianeta non sembrano particolarmente convinti. Un'analoga iniziativa è stata presa nei giorni scorsi anche dal Congresso Usa.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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