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Egitto: scontri tra esercito e sostenitori di Morsi, tre vittime

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Egitto
Alta tensione in Egitto per il 'venerdì del rifiuto' annunciato dai Fratelli Musulmani per protestare contro la deposizione del presidente Mohamed Morsi da parte dell'esercito.

Migliaia di islamisti sostenitori di Morsi sono scesi in piazza dopo la tradizionale preghiera del venerdì per protestare contro il golpe militare. Nella piazza davanti l'Università del cairo almeno tre persone sarebbero rimaste uccise, e molte altre ferite.

Le vittime erano tutte manifestanti pro Morsi. A centinaia avevano tentato l'assalto alla sede della guardia repubblicana, dove si ritiene sia detenuto il presidente deposto. Le tre persone sarebbero morte quando i soldati hanno aperto il fuoco per disperdere la folla. Ma l'esercito nega di aver aperto il fuoco sui manifestanti, e di aver usato solo colpi a salve e lacrimogeni. Una fonte delle forze di sicurezza, citata dalla tv di Stato, ha affermato che "non ci sono state vittime durante gli scontri davanti al quartier generale della Guardia Repubblicana".

Migliaia di islamisti sono scesi in strada anche ad Alessandria, Luxor, Suez e in diverse altre città. Decine di persone sono rimaste ferite negli scontri tra le opposte fazioni. Intanto il presidente egiziano ad interim, Adly Mansour, ha sciolto il parlamento e nominato il nuovo capo dell'intelligence.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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