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Bruciati sette capolavori rubati di Picasso, Monet e Matisse

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Sette quadri di Picasso, Monet e Matisse, rubati nell'ottobre 2012 al museo Kunsthal di Rotterdam, sarebbero persi per sempre, bruciati da una donna romena per distruggere le prove del furto compiuto dal figlio.

Sarebbe stata la stessa donna, Olga Dogaru, a confessare agli inquirenti di aver infilato nel forno i preziosi capolavori, dopo aver scoperto che il figlio Radu era finito in manette, accusato del furto insieme ad altre persone. Gli investigatori hanno successivamente analizzato la cenere e trovato resti di vernice, tela e chiodi. Si calcola che le tele rubate abbiano un valore stimato fra i 100 e i 200 milioni di euro.

I sette capolavori andati distrutti per sempre sono: "Testa di Arlecchino" di Pablo Picasso del 1971; "La lettrice in bianco e giallo" di Henri Matisse del 1919; "Waterloo Bridge" e "Charing Cross bridge" di Claude Monet, entrambi del 1901; "Donna davanti una finestra aperta" di Paul Gauguin del 1888; "Autoritratto" di Van Meyer de Haan e "Donna con gli occhi chiusi" del 2002 di Lucien Freud.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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