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Decreto fare: Wi-fi libero, ma si tagliano i fondi per la banda larga

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Via libera del governo alla liberalizzazione del wi-fi pubblico, che un emendamento al decreto del fare aveva pesantemente limitato.

E' stato infatti presentato in extremis in Commissione Bilancio alla Camera un testo modificato dell'articolo 10 del decreto. Un testo che recepisce di fatto le osservazioni e le critiche piovute da più parti sul provvedimento.

Ecco il nuovo testo: "L'offerta di accesso alla rete internet al pubblico tramite rete WIFI non richiede l'identificazione personale degli utilizzatori. Quando l'offerta di accesso non costituisce l'attività commerciale prevalente del gestore del servizio, non trovano applicazione l'articolo 25 del codice delle comunicazioni elettroniche di cui al decreto legislativo 1° gennaio 2003, n.259 e successive modificazioni, e l'articolo 7 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, e successive modificazioni".

Quindi negozi, hotel, ristoranti potranno offrire la connettività wireless ai propri clienti senza dover tracciare gli utenti nè chiedere autorizzazioni. A questo provvedimento fa però da contraltare il taglio di 20 milioni di euro al fondo da 150 milioni che l’Agenda Digitale aveva stanziato (con il decreto Crescita 2.0 del Governo Monti) per eliminare il digital divide nel Centro-Nord entro il 2014. Mentre non sono stati toccati i fondi per le tv locali.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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