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Egitto: 25 poliziotti giustiziati nel Sinai, Mubarak ai domiciliari

Sono infatti venute meno le principali accuse a suo carico in un processo per corruzione e distrazione di fondi pubblici. Il rilascio potrebbe avvenire a breve, entro le prossime 24-48 ore. L'ex leader rimarrà però ai domiciliari in attesa del processo per altri fatti meno gravi.
Intanto proseguono le violenze nel Paese. Dopo le stragi dei giorni scorsi al Cairo, 25 poliziotti sono stati uccisi in un attacco ad un convoglio militare a Rafah, nel nord del Sinai, nei pressi del confine con Gaza. Gli agenti sono stati fatti scendere dai blindati, sdraiati a terra e giustiziati. L'attacco molto probabilmente è opera di un gruppo di jihadisti, attigui ad Al Qaeda, attivi da tempo nella regione.
Poco dopo l'agguato, sempre nella stessa zona, è stato ucciso da un cecchino un generale della polizia egiziana. Proseguono intanto le manifestazioni e i cortei dei sostenitori di Morsi, guidati dai Fratelli musulmani, al Cairo e in diverse altre città.

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