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Iva, a ottobre scatta l'aumento

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fabrizio saccomanni
Il Consiglio dei ministri non ha approvato il decreto legge che avrebbe fatto slittare a gennaio l'aumento dell'Iva dal 21% al 22%.

Il clima tesissimo nella maggioranza, con le dimissioni firmate dai parlamentari Pdl in relazione alla decadenza di Berlusconi da senatore dopo la condanna per frode fiscale, ha bloccato tutto. Al termine del cdm il premier Letta ha annunciato che chiederà la fiducia al Parlamento la prossima settimana. Provocando di fatto l'interruzione dell'attività dell'esecutivo.

L'aumento dell'aliquota dell'Iva scatterà quindi come previsto martedì primo ottobre. Nella bozza del decreto era invece previsto lo slittamento dell'aumento a gennaio. Le coperture sarebbero dovute arrivare dall'aumento dell'Ires e dell'Irap per il 2013, e dall'incremento delle accise sui carburanti pari a 2 centesimi al litro fino a dicembre 2013 e poi a 2,5 centesimi al litro fino a febbraio 2015.

Il decreto poi prevedeva il rifinanziameno della Cassa integrazione in deroga per il 2013 con un'ulteriore somma di 330 milioni di euro, e la riduzione dal 25% al 20% della sanatoria relativa al contenzioso tra lo Stato e i concessionari dei giochi d'azzardo.

Dal primo ottobre scenderanno invece le tariffe del gas (-3%) e della luce (-0,8%). Lo ha stabilito l'Autorità per l'energia. Il risparmio su base annua per una famiglia tipo sarà di circa 37 euro per il gas e di circa 4 per l'energia elettrica.



fabrizio saccomanni