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Stati Uniti: nessun accordo sul budget, chiude lo stato federale

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Barack Obama
Alla mezzanotte di lunedì è scattato lo shutdown, il blocco dei servizi non essenziali del governo federale americano.

Il Congresso non ha infatti trovato l'accordo sul finanziamento dell'imponente macchina statale a stelle e strisce. In seguito al blocco dei fondi ci sarà la chiusura di numerosi uffici e sportelli ministeriali, dei musei e dei parchi naturali nazionali, tra i quali uno dei monumenti più visitati al mondo, la Statua della Libertà.

La Casa Bianca ha inviato istruzioni alle agenzie federali e ai vari ministeri di dare il via ai piani di emergenza per mantenere operative le attività essenziali con uno staff ridotto ai minimi. Circa 800mila lavoratori statali non riceveranno più stipendio. Il taglio degli stipendi non toccherà i soldati e le operazioni militari in corso, grazie ad un provvedimento ad hoc firmato dal presidente Barack Obama. Lo shutdown costituirà un duro colpo per la ripresa economica statunitense e mondiale.

L'ultima 'chiusura' risaliva a 17 anni fa, durò oltre quasi un mese e costò oltre 2 miliardi di dollari. Il blocco dei fondi statali è stato causato dal durissimo muro contro muro tra repubblicani e Casa Bianca. Al centro dello scontro l'Obamacare, la controversa riforma sanitaria cavallo di battagli del presidente. Il partito repubblicano, forte della maggioranza alla Camera, ha bloccato ogni finanziamento, legando l'eventuale via libera al rinvio dell'entrata in vigore della celebre riforma, prevista proprio per il primo ottobre. Il partito democratico non ha ceduto e si è quindi arrivati al blocco dei fondi.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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