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Premio Nobel per la pace all'Opac

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Opac
E' stato assegnato all'Opac (in inglese Opcw), l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, il premio Nobel per la Pace 2013.

Lo ha annunciato l'Accademia di Oslo, come riconoscimento per "l'impegno a favore dell'eliminazione delle armi e degli arsenali chimici nei vari scenari di guerra in tutto il mondo". "Grazie al lavoro dell'Opac l'uso delle armi chimiche è un tabù" scrive il Comitato per il Nobel nelle motivazioni. "Quanto accaduto in Siria, dove sono state usate queste armi, riporta in primo piano la necessità di incrementare gli sforzi per eliminare questi armamenti".

Il premio "è un messaggio ai Paesi che non hanno ratificato il Trattato di bando delle armi chimiche", e un invito "a firmarlo". Sono cinque i Paesi che non hanno ratificato il Trattato: Angola, Corea del Nord, Egitto, Israele e Myanmar. Il comitato ha poi ricordato come alcuni "Stati non hanno osservato la scadenza, che era aprile 2012, per la distruzione delle loro armi chimiche. E questo si applica specialmente agli Stati Uniti e la Russia".

L'Opac è una organizzazione internazionale con sede a L'Aia fondata nel 1997 per dare attuazione al Trattato di interdizione all'uso delle armi chimiche firmato nel 1993. Attualmente vi aderiscono 189 Paesi. L'attività dell'organismo ha permesso la distruzione di 57mila tonnellate di armi chimiche, in gran parte appartenenti a Usa e Russia. Al momento gli inviati dell'Opac sono al lavoro in Siria per controllare le operazioni di distruzione delle armi chimiche , da completare entro metà 2014.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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