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Non versa 180mila euro di Iva, assolto: 'E' colpa della crisi'

1' di lettura 2720

Sentenza, ordinanza, giudice
Non aveva versato l'Iva per 180mila euro a causa della crisi della sua azienda informatica: per questo un imprenditore milanese a capo di un'azienda poi fallita è stato assolto dal giudice per l'udienza preliminare "perchè il fatto non costituisce reato".

Il giudice Carlo De Marchi ha accolto la tesi della difesa, la quale sosteneva che l'imputato non ha versato quanto dovuto non per volontà di frodare il fisco, bensì a causa della crisi economica che aveva portato la sua società al fallimento. L'imprenditore, sostengono i legali, aveva avvertito l'Agenzia delle Entrate e presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi.

Accertata la violazione, la Procura aveva avviato un procedimento penale per il reato di omesso versamento dell’Iva. L'uomo era stato condannato a sei mesi di reclusione, convertiti successivamente in una multa da oltre 40mila euro. I suoi difensori si sono opposti ed hanno chiesto il processo con rito abbreviato, concluso con l'assoluzione.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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