SEI IN > VIVERE ITALIA > ATTUALITà

Siria: completata la distruzione delle armi chimiche

2' di lettura 2041

siria
Il Pentagono ha annunciato che tutti i componenti per la fabbricazione di armi chimiche consegnati dal regime siriano sono stati distrutti.

Il lavoro di smaltimento dell'arsenale chimico siriano (circa 1.300 tonnellate), transitato anche per l'Italia, dal porto di Gioia Tauro, è stato portato a compimento a bordo della nave americana Cape Ray. La Casa Bianca ha ringraziato tutti i partner coinvolti nell'operazione: Onu, Opac, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Italia e Gran Bretagna. Il presidente americano Barack Obama ha detto che il completamento dell'operazione "porta avanti il nostro obiettivo collettivo di assicurarci che il regime di Assad non usi il suo arsenale chimico contro la popolazione siriana, e di mandare un messaggio molto chiaro che l’uso di queste armi ripugnanti ha conseguenze e non sarà tollerato dalla comunità internazionale".

Il lavoro di individuazione e smaltimento delle armi chimiche era stato avviato lo scorso 2 ottobre, sotto l'egida delle Nazioni Unite. L’accordo tra Usa, Europa e Russia sulla distruzione dell'arsenale chimico siriano era stato raggiunto dopo la strage del 21 agosto 2013, in cui centinaia di siriani persero la vita in seguito ai bombardamenti a basi di armi chimiche in alcuni quartieri di Damasco sotto il controllo dei ribelli.

Nel Paese, intanto, continua la guerra civile iniziata oltre tre anni fa. Un conflitto che vede sempre più protagoniste le fazioni maggiormente estremiste dei ribelli che si oppongono ad Assad: i qaidisti del Fronte al-Nusra e lo Stato Islamico dell'Isis. A causa dei rischi crescenti nella zona, la Federal Aviation Administration, l’ente americano incaricato di regolare l’aviazione civile, ha vietato di sorvolare la Siria, dopo aver già imposto, lo scorso 8 agosto, il divieto di sorvolo nello spazio aereo iracheno.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






logoEV