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Roma: mafia e appalti, 37 arresti. Tra gli indagati l'ex sindaco Alemanno

Un ramificato sistema corruttivo per l’aggiudicazione di appalti e finanziamenti pubblici dal Comune di Roma e dalle municipalizzate, con il coinvolgimento di numerosi funzionari ed esponenti politici del Comune e della Regione Lazio. "Oggi abbiamo individuato quella che abbiamo chiamato 'Mafia Capitale', romana e originale, senza legami con altre organizzazioni meridionali, di cui però usa il metodo mafioso", ha spiegato il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone.
Una vera e propria cupola, senza una struttura fissa ma capace negli ultimi anni di fare affari, conquistare appalti e controllare l'attività economica della città. L'organizzazione era politicamente trasversale, anche se, come riferito da Pignatone, "alcuni uomini vicini all'ex sindaco Alemanno sono componenti a pieno titolo dell'organizzazione mafiosa e protagonisti di episodi di corruzione". A capo dell'organizzazione mafiosa ci sarebbe 'il guercio' Massimo Carminati, ex terrorista neofascista, membro dei Nar e della Banda della Magliana.
Tra le 37 persone arrestate nell'ambito dell'operazione "Mondo di mezzo" ci sono inoltre diverse figure eccellenti, come l'ex amministratore delegato dell'Ente Eur, Riccardo Mancini e l'ex presidente di Ama, Franco Panzironi. I carabinieri del Ros hanno perquisito uffici al Campidoglio e in Regione, oltre a diverse abitazioni private, sequestrando beni per circa 200 milioni di euro. Sono invece un centinaio le persone indagate a piede libero.
Tra loro spiccano i nomi dell'ex sindaco Gianni Alemanno, dei consiglieri regional Eugenio Patanè del Pd e Luca Gramazio del Pdl, dell'assessore comunale alla Casa Daniele Ozzimo, del presidente dell’Assemblea capitolina Mirko Coratti e del faccendiere Gennaro Mokbel, già condannato in primo grado per l'inchiesta Telecom Sparkle-Fastweb. Ozzimo e Coratti si sono dimessi dopo poche ore, pur dichiarandosi estranei alla vicenda. Agli indagati gli inquirenti contestano a vario titolo l’associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, riciclaggio e altri reati.

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