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Svizzera: la Banca centrale passa a tassi negativi

1' di lettura 2009

La Banca centrale svizzera ha deciso che dal 22 gennaio 2015 introdurrà tassi di interesse negativi per ridurre la domanda di franchi degli investitori internazionali.

Molti investitori internazionali, resi ansiosi dal calo del prezzo del petrolio e dalla crisi in Russia, hanno pensato bene di provare a investire in franchi svizzeri; per evitare ciò la Swiss National Bank (Snb) ha deciso di applicare dei tassi di interesse negativi, dello -0.25%.

Azione simile a quella della Bce che ha portato il tasso sui depositi overnight a -0,2% per stimolare i finanziamenti delle banche alle imprese e rilanciare l'economia.

Secondo degli studi della Snb negli ultimi giorni una serie di fattori ha aumentato la preferenza per investimenti sicuri. L'introduzione di tassi di interesse negativi renderebbe meno attraente l'investimento in franchi svizzeri e dunque sosterrebbe il tasso minimo di cambio.

Dopo la decisione della Banca centrale svizzera il cambio dollaro/franco è salito a 0,98 da 0,9733.

Di conseguenza il Governo della Svizzera ha affermato che nel prossimo anno ci sarà una riduzione della crescita del paese, secondo le nuove stime, il Pil dovrebbe passare dall'1,8% del 2014 al 2,1% nel 2015 e al 2,4% nel 2016, sempre che l'Eurozona prosegua la sua graduale ripresa. A ottobre la stima era stata differente, era stata prevista una crescita del Pil del 2,4% nel 2015.


di Andrea Discepoli
redazione@viveresenigallia.it


di Andrea Discepoli
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