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Turchia: a processo quotidiano che ha pubblicato le vignette di Charlie

Il quotidiano turco, di opposizione e di sinistra, aveva deciso di pubblicare nell’edizione di mercoledì 14 gennaio un inserto contenente una selezione delle vignette del nuovo numero di Charlie Hebdo, escludendo tutte quelle potenzialmente offensive per la religione musulmana. Due delle maggiori firme del giornale, Hikmet Cetinkaya e Ceyda Karan, hanno però scelto di inserire nei loro articoli l’ormai celebre copertina dell'ultimo numero del settimanale parigino, con Maometto che regge il cartello “Je suis Charlie”.
E la risposta delle autorità turche non si è fatta attendere. Già all'alba di mercoledì il governo aveva inviato la polizia a perquisire i pacchi che uscivano dalla tipografia, per assicurarsi che non fosse raffigurato Maometto sulla prima pagina di Cumhuriyet. Sempre mercoledì il tribunale di Diyarbakir aveva deciso di dichiarare illegale pubblicare la copertina di Charlie Hebdo sulle pagine internet. E il governo di Ankara ha subito ordinato la chiusura di tutti i siti che mostravano la discussa copertina con il Profeta.
Il primo ministro Ahmet Davutoglu, appartenente allo stesso partito del presidente Erdogan, aveva partecipato alla grande marcia di Parigi a favore della libertà di espressione, assieme a molti altri capi di Stato e di governo.

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