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Libertà di stampa: Italia crolla al 73esimo posto

1' di lettura 2035

giornalismo
L'Italia perde 24 posizioni, scivolando dal 48esimo al 73esimo posto, nell'annuale classifica mondiale della libertà di stampa redatta da Reporter Senza Frontiere.

La ragione del crollo, secondo il rapporto di Rsf, sta nel netto incremento di minacce ai giornalisti, sopratutto da parte della criminalità organizzata, e di procedimenti per diffamazione "ingiustificati". Nel 2014, si legge nel rapporto, si sono contati 43 casi di aggressione fisica e 7 casi di incendi dolosi ad abitazioni o auto di giornalisti. Reporter senza frontiere cita inoltre 129 cause di diffamazione “ingiustificate” contro i cronisti, contro gli 84 del 2013, intentate in gran parte da personaggi politici.

Anche nel resto del mondo la situazione non è rosea: il World Press Freedom Index segna un peggioramento globale nel 2014, in conseguenza dell'aumento dei conflitti armati e in particolare dell'operato di organizzazioni terroristiche come lo Stato Islamico e Boko Haram. A guidare la classifica come sempre ci sono i Paesi nordici: prima la Finlandia, seguita da Norvegia, Danimarca, Svezia e Olanda. Nelle ultime posizioni Eritrea, Corea del Nord, Turkmenistan, Siria e Iran.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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