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L'Italia entra nella banca di sviluppo voluta dalla Cina

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Cassiere bancario, soldi
L'italia, insieme a Francia e Germania, ha deciso di entrare a far parte dell’Asian infrastructure investment bank (Aiib), la banca di sviluppo promossa dalla Cina.

L'italia, insieme a Francia e Germania, ha deciso di entrare a far parte dell’Asian infrastructure investment bank (Aiib), la banca di sviluppo promossa dalla Cina. La notizia, rivelata in anteprima dal Financial Times, è stata confermata ufficialmente dal Tesoro con un comunicato. "La Aiib, quale nuova banca d'investimento che lavorerà con le banche multilaterali di sviluppo e di investimento esistenti, può svolgere un ruolo di rilievo nel finanziamento dell’ampio fabbisogno infrastrutturale dell’Asia. In questo modo, la Aiib promuoverà lo sviluppo economico e sociale nella regione e contribuirà alla crescita mondiale", si legge nella nota.

L'istituto, fondato lo scorso ottobre da Pechino insieme ad altri 21 paesi asiatici, vuole essere un'alternativa all'Asian Development Bank, creata nel 1966 da Usa e Giappone. L'istituzione dell'Aiib fa parte del più ampio progetto del governo cinese di costituire un sistema finanziario rivale a quello composto da Banca mondiale e Fondo monetario internazionale, legato agli Stati Uniti. L'adesione di Italia, Francia e Germania fa seguito a quella della Gran Bretagna, prima economia occidentale a entrare a far parte dell'Aiib. L'ingresso di Londra nella banca cinese la scorsa settimana aveva provocato la reazione irritata degli Stati Uniti.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni