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Tunisia: attacco terroristico al museo, 21 vittime, 4 italiani

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Strage al Museo del Bardo a Tunisi, dove 21 persone sono rimaste uccise in seguito ad un attacco terroristico compiuto da almeno due uomini.

Le vittime sono in gran parte turisti stranieri. Secondo quanto dichiarato dal premier tunisino Habib Essid sarebbero quattro italiani, cinque giapponesi, un francese, due colombiani, un polacco, uno spagnolo e un australiano. Oltre ai turisti sono morti due tunisini: un agente delle forze di sicurezza e un autista di autobu. Morti anche i due responsabili della strage, anche loro tunisini. Numerosi i feriti, almeno una quarantina, sei dei quali italiani. La Farnesina al momento ha confermato la morte di due italiani. Molti dei connazionali coinvolti erano passeggeri del nave Costa Fascinosa e in tour per la città, come comunicato dalla stessa compagnia di navigazione.

Tutto è iniziato nella mattina, quando alcuni uomini armati, pare due, hanno aperto il fuoco contro un pullman parcheggiato davanti al Museo del Bardo, di fianco al Parlamento tunisino. I terroristi hanno poi fatto irruzione nel museo, prendendo in ostaggio un numero imprecisato di turisti. Secondo il governo tunisino al momento dell'attacco erano presenti all'interno del museo circa 100 visitatori, in gran parte stranieri. Circa due ore dopo le forze speciali tunisine sono entrate nel museo uccidendo i terroristi e liberando gli ostaggi.

Il premier Essid ha detto che il commando era composto da cinque persone. Le forze di polizia tunisine stanno cercando i complici dei due attentatori uccisi. Secondo alcuni media locali sarebbero stati arrestati due sospetti. L'attacco non è stato ancora rivendicato.

Non è ancora chiaro se il vero obiettivo dei terroristi fosse il Museo del Bardo o il vicino Parlamento. Al momento dell'attacco in Parlamento, evacuato per ragioni di sicurezza, era in corso l'audizione di alcuni generali delle forze armate sulla legge antiterrorismo attualmente in discussione. Nei giorni scorsi il governo tunisino aveva confermato la morte di Ahmed al Rouissi, uno dei principali comandanti di Ansar al Sharia, formazione jihadista affiliata allo Stato Islamico, avvenuta durante gli scontri tra le milizie libiche per il controllo di Sirte. Rouissi era considerato il responsabile di numerosi attacchi terroristici compiuti in Tunisia negli ultimi anni, compresa l’uccisione nel 2013 dei due leader dell'opposizione di sinistra Chokri Belaid e Mohammed Brahmi, che aveva poi provocato una crisi politica e le dimissioni del governo.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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