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Vittime della strada: le famiglie chiedono alla politica coraggio e certezza della pena

3' di lettura 1999

Nel pomeriggio di Martedì 24 marzo 2015, alle ore 17,00 in contemporanea in diverse città Italiane, circa 30 tra cui Ancona e Pesaro per la nostra Regione, si tenuto un raduno spontaneo di singoli cittadini e Associazioni per chiedere ancora una volta l’istituzione del reato di "omicidio stradale” più volte annunciato dal premier Matteo Renzi.
L’iniziativa nasce in modo spontaneo da Marina Fontana e Armando Melodia che hanno manifestato a Palermo,in molti hanno aderito in tutta Italia, tracui: Barbara Benedettelli ed Elisabetta Cipollone de L’Italia Vera insieme a Croce Castiglia dell’Associazione Matteo La Nasa. Una iniziativa nata senza alcuna voglia di vendetta, e senza alcuna emotività,
Dopo l’ennesima sentenza ingiusta della Corte di Cassazione che ha annullato la condanna a 21 anni a Ilir Beti, comminata in primo grado, e confermata in secondo grado, all’uomo che ha ucciso quattro ragazzi francesi guidando volontariamente contromano e in stato di ubriachezza, e parlo da moglie di una vittima della strada. Una sentenza che uccide continuamente tutte le vittime della strada rinnovando il dolore di tutti i familiari che hanno perduto una persona.
Purtroppo nei giorni scorsi in Provincia di Monza è successo l'ennesimo tragico fatto,un pirata è stato protagonista della morte di un ragazzo di 15 anni davanti la Villa Reale di Monza
L'iniziativa voleva essere un momento di unità e di raccolta di persone sensibili al problema, un momento per urlare il silenzio di queste morti assurde e non riconosciute,un lunghissimo prendersi per mano per legare centinaia di persone in tutte le città d’ Italia.
Le Associazioni e le famiglie, hanno anche chiesto con un messaggio al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di vigilare affinché si proceda celermente, nelle sedi opportune, a fissare una data certa e rapida che consenta in tempi brevi l’istituzione del reato di “omicidio stradale”.
Ma anche per sollecitare il Presidente del Consiglio Matteo Renzi a rispettare l’impegno, da lui stesso assunto al momento dell’insediamento, ponendo fine alle lungaggini procedurali e rilasciare una dichiarazione ufficiale con una data certa, con l’impegno a sbloccare l’iter parlamentare in Senato, o in alternativa, a velocizzare l’iter sull’istituzione del reato di Omicidio Stradale, per decreto.
I protagonisti non siamo noi partecipati al raduno pacifico, sono tutte le vittime innocenti, ingiustamente decedute sulle strade, a causa di autisti incoscienti e senza regole, trasformatisi in assassini, che continuano a avere una loro vita dopo averne rubato un altra, che non hanno mai chiesto scusa: questa ingiustizia fa male, e tutti noi, vittime superstiti, lo sappiamo e ne viviamo il dolore ogni secondo.
Davanti i luoghi di ritrovo,sono stati portati fiori,cartelli e foto delle Vittime per ricordare alle persone che passavano di li per caso che il problema è reale e che purtroppo puo capitare di diventare Vittime della strada ad ognuno di noi.
Vittime due volte,nel primo caso le Vittime materiali,mentre nel secondo le Vittime per sempre,quelle morali,le famiglie lasciate sole e senza giustizia.




di Angelo Bertoglio






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