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Turchia: bloccati di nuovo l'accesso a Twitter e YouTube

L'oscuramento dei siti web (166 in tutto secondo il quotidiano turco Hurriyet) è stato imposto da un tribunale perchè Twitter, YouTube e gli altri non hanno rimosso le immagini nonostante le richieste dell'autorità turca delle telecomunicazioni. Anche Facebook è stato interessato dal blocco, rimosso alcune ore dopo in seguito alla decisione del social in blu di rimuovere le foto contestate.
Nei giorni scorsi membri del governo di Ankara avevano accusato di svolgere attività di propaganda anti-governativa i media turchi che avevano pubblicato le immagini del pm Mehmet Selim Kiraz, preso in ostaggio nel palazzo di giustizia di Istanbul da un commando armato del Dhkp-C, il Fronte rivoluzionario per la liberazione del popolo, e ucciso durante il blitz delle teste di cuoio. Il premier Davutoglu ha poi ritirato a diversi giornali il permesso di assistere alla conferenza stampa e al funerale di Kiraz, e la magistratura ha aperto un'inchiesta contro i quotidiani che avevano pubblicato le foto
.La Turchia aveva già bloccato l'accesso a Twitter e YouTube lo scorso anno, durante la campagna elettorale, dopo la pubblicazione di intercettazioni che testimoniavano la presunta corruzione di alcuni membri del governo Erdogan. Il blocco era stato poi revocato in seguito ad una sentenza della corte costituzionale turca.

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