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Sardegna: appalti truccati, 21 arresti. In manette anche 5 sindaci

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Guardia di Finanza
Sono 21 le persone arrestate in Sardegna nell'ambito di una maxi operazione condotta da Guardia di finanza e carabinieri e coordinata dalla Procura di Oristano che ha permesso di smantellare una cupola che gestiva gli appalti pubblici nell'isola.

Dell'organizzazione facevano parte sindaci e assessori di diversi paesi, tecnici comunali, professionisti e imprenditori. Una rete diffusa e capillare, che per anni ha gestito gli appalti pubblici in numerose aree della Sardegna, dal Nuorese al Sulcis, passando per il Cagliaritano. Quindici in tutto i comuni coinvolti, tra cui Cagliari, Nuoro, e Quartu Sant'Elena. Nel mirino degli inquirenti oltre 40 appalti, che venivano affidati quasi sempre alle stesse ditte. Nessun passaggio di denaro però, nessuna bustarella. Il sistema si basava sullo scambio di incarichi professionali o altri favori, come lavori gratuiti.

Tra gli arrestati, in carcere o ai domiciliari, figurano cinque sindaci: il primo cittadino di Belvì (Nuoro), Rinaldo Arangino, il sindaco di Tonara (Nuoro) Pierpaolo Sau, sindaco e vice di Ortueri (Nuoro), Salvatore Casula e Pietro Crobu, il primo cittadino di San Giovanni Suergiu (Carbonia Iglesias) Federico Palmas, il sindaco e il vicesindaco di Villasalto (Cagliari), Leonardo Usai e Francesco Cotza. Tra i destinatari delle ordinanze di custodia anche l'uomo ritenuto al vertice della cupola, l'ingegnere Salvatore Paolo Pinna, di Desulo (Nuoro). Sono tutti accusati a vario titolo di associazione a delinquere, turbativa d'asta e corruzione.



di Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni






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