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Roma: tassista violentata, confessa l'uomo fermato

1' di lettura 1910

Ha confessato l’uomo interrogato domenica e sospettato di essere l’aggressore della tassista 43enne romana. Si chiama Simone Borgese, ha 30 anni ed una figlia di 7. 

“E' stato un raptus, non so cosa mi abbia preso in quel momento”, ha affermato l’uomo. Dopo la confessione è stato condotto nel carcere di Regina Coeli. Per lui le accuse sono di rapina, lesioni e violenza sessuale aggravata. Ora il giudice per le indagini preliminari dovrà fissare l'interrogatorio di garanzia che potrebbe avvenire tra martedì e mercoledì in carcere.

Nel passato dell’uomo alcuni precedenti tra cui un furto ad un autogrill e un'aggressione al compagno della madre. L’uomo con calma e lucidità ha raccontato quanto avvenuto all’alba di venerdì. Fondamentale per le indagini l’identikit diffuso, ma anche la collaborazione di un collega tassista che aveva trasportato Borgese nella stessa zona dell’aggressione.

L’uomo in quell'occasione aveva sostenuto di non avere abbastanza soldi per pagare la corsa, lasciando il proprio numero di telefono come garanzia. Il 30enne portava con sé una borsa, proprio identica a quella segnalata dalla tassista aggredita. Il numero si è quindi rivelato un elemento utile agli inquirenti per risalire alla sua identità. Il sindaco Ignazio Marino ha fatto sapere che il comune di Roma si costituirà parte civile nel processo contro l’uomo.