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Processo Thyssen: pene lievemente ridotte per gli imputati

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Thyssenkrupp
La Corte d'appello di Torino ha ridotto le condanne per tutti e sei gli imputati nel processo per il rogo nell'acciaieria Thyssenkrupp che nel dicembre 2007 costò la vita a sette operai.

Lievi gli sconti di pena: per l'amministratore delegato della multinazionale tedesca, Harald Espenhahn, la condanna scende da 10 anni a 9 anni e 8 mesi. Riduzioni di pochi mesi anche per gli altri imputati: 6 anni e 10 mesi per gli ex dirigenti Gerald Priegnitz e Marco Pucci, 7 anni e 2 mesi per l'allora direttore dello stabilimento, Raffaele Salerno, 7 anni e 6 mesi per Daniele Moroni e 6 anni e 8 mesi per l'allora responsabile della sicurezza, Cosimo Cafueri. Sostanzialmente accolte quindi le richieste del pg Vittorio Corsi.

In primo grado Espenhahn era stato condannato a 16 anni e mezzo per il reato di omicidio volontario con dolo eventuale. Sentenza poi ridimensionata in appello, con il capo d'imputazione dereubricato a omicidio colposo aggravato. Per l'ad della Thyssenkrupp la condanna a 10 anni. Sentenza poi confermata in Cassazione, che dispose però un nuovo processo d'appello per rideterminare le pene a causa di un piccolo errore nel meccanismo sanzionatorio.



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