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La Turchia alle elezioni anticipate

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Recep Tayyp Erdogan
In Turchia si tornerà di nuovo alle urne, molto probabilmente il 1 novembre.

Lo ha annunciato il presidente Recep Tayyip Erdogan, dopo che sono fallite tutte le trattative per la formazione del nuovo governo. Erdogan ha anche detto che la prossima settimana affiderà al premier uscente Davutoglu l'incarico di formare un governo ad interim, se necessario com membri tecnici. La Turchia è senza un governo dalle ultime elezioni del 7 giugno scorso, quando nessun partito era riuscito ad avere la maggioranza dei seggi in parlamento.

L'AKP, il partito fondato da Erdogan al potere dal 2002, si era confermato di gran lunga primo partito, ma si era fermato a 258 seggi, contro i 276 necessari per avere la maggioranza. Il principale partito di opposizione, il laico CHP, aveva ottenuto 132 parlamentari, mentre i nazionalisti dell'MHP 80. Ottanta seggi anche per il partito curdo HDP, nato nel 2014. Le altre formazioni non avevano superato la soglia di sbarramento del 10%.

Il premier incaricato Davutoglu ha tentato invano per settimane di raggiungere un accordo con il CHP e i nazionalisti per formare un governo di coalizione. Uno stallo politico al quale si sono aggiunti da circa un mese grossi problemi di sicurezza interna, in seguito alla ripresa delle ostilità con i curdi del Pkk. Erdogan aveva già manifestato la volontà di ritornare alle urne, per cercare di ottenere la maggioranza necessaria a modificare la Costituzione e trasformare la Turchia in una repubblica presidenziale.



Recep Tayyp Erdogan